Si è svolto venerdì, presso il Giardino Bortolotti Ciucioi di Lavis, “Ādāmantis”: il nostro spettacolo di danza moderna e contemporanea a tappe, in collaborazione con l’Ecomuseo dell’Argentario. Regia e coreogorafie di Giulia Nichelatti (insegnante del nostro staff), testi e direzione artistica di Manuela Zennaro. Una visita guidata teatralizzata che grazie all’intensità delle coreografie e alle architetture verticali delle location, perla culturale del Comune, è diventato un vero viaggio nell’immaginario del suo ideatore: Tommaso Bortolotti.
In questo spettacolo itinerante la danza prende voce e racconta l’anima naturalis e il corpo artificialis del giardino, in un crescendo di emozioni che il pubblico ha potuto vivere a stretto legame visivo con il giovanissimo corpo di ballo: tra ellissi, passaggi, archi, cunicoli e vedette.
Accolti da un’emozionante introduzione teatrale con la voce di Angelica Beccari e da uno struggente assolo sulle note di “Gallo Rojo, Gallo Negro” di Sílvia Pérez Cruz (interpretato da Sofia Frontuto) il pubblico si è lasciato guidare in questa esperienza, assorto ed emozionato.
Notevoli gli inaspettati cameo delle coppie di danze latine che hanno riportato il pubblico alla dimensione terrena e corporale dell’animo umano (interpreti Timothy Nardelli con Nicole Vinco e i nuovi insegnanti Mirco Boccaletti e Silvia Padova). Impareggiabile il pezzo in cui, accanto alle fontane, la coreografa Giulia Nichelatti ha dato sfoggio della sua classe, in un duo al limite del commovente con Camilla Negri. Sullo sfondo: fiaccole, luci soffuse, alberi e piante esotiche di grande valore.
Senza bisogno di commenti la coreografia portata in scena all’interno della serra, con il pubblico partecipe all’emozione delle ballerine Giorgia Fadanelli e Ilenia Zambaldi, diviso da loro solo da lingue di fuoco.
Con lo sfondo della città e attraverso un quartetto ad alto grado di espressività (con Sabrina Moser, Eleonora Merlo, Asia Stonfer e Alessia Andreolli) il pubblico ha scoperto la grotta e la magia di un duo (Sofia Frontuto, Arianna Magotti) così intenso da riempire di incanto le mura discrete di quello che è, all’interno del Giardino, un vero e proprio teatro naturale.
La visita è terminata con gli sguardi rapiti del pubblico verso i terrazzamenti, che si sono animati dell’energia magnetica delle danzatrici per poi ritrovarle in un pezzo corale dal ritmo incalzante, dopo l’esibizione mozzafiato di verticalismo della guest Cristina Micheloni.
Degna chiusura, questo sfoggio di coralità, di una visita che ha detta di molti, anche abitueè della danza, ha rappresentato una vera esperienza sensoriale di alto livello tecnico e scenografico.
Si ringraziano tutti i partecipanti alle quattro repliche, Ivan Pintarelli per il supporto tecnico e morale, i tecnici audio (Mauro Iseppi) e luci (Paolo Rizzi), la guida dell’ecomuseo Milo e tutti quelli che con il loro aiuto hanno reso possibile questo spettacolo.
Il nostro più grande grazie va a Giulia Nichelatti per aver creato uno spettacolo così: intenso e magnetico e aver saputo cogliere l’anima di una delle location più esclusive del territorio.
Auspichiamo di ritorvare “Adamantis” in nuove date, magari primaverili.
Qui di seguito un articolo dedicato allo spettacolo a firma Rosario Fichera articolo Adamantis quotidianoTrentino 10 ottobre 2020
Potete vedere di seguito la gallery fotografica della serata a firma di Camilla Spagni (diritti riservati a Ritmomisto)